Brigitte Nielsen

Ho fotografato molte volte Brigitte Nielsen e i ricordi di tutti questi servizi fotografici sono molteplici. É davvero piacevole lavorare con persone con le quali hai un’intesa e una condivisione di intenti pressoché totale, e Gitte non è la sola con la quale ho questo tipo di rapporto. Due shooting in particolare hanno prodotto due foto iconiche della mia carriera, la prima aveva come location l’attico della mia amica Gilda a Milano, e fu abbastanza caotico. Gilda ci aveva lasciato casa libera, così come era già successo tante volte, gli abbaini dai quali entra luce danno a quella casa un effetto daylight davvero prezioso, ma aveva dimenticato che a metà mattinata sarebbe tornata sua figlia Giuditta (che amo come se fosse mia nipote) di circa 10 anni. La piccola, ignara, tornando a casa con la cartella sulle spalle trovò, nel mezzo del suo salotto, Brigitte Nielsen completamente nuda e coperta solo da una zanzariera, la zanzariera del suo letto, oltretutto. La cosa non la stupì più di tanto ma anzi pensò fosse divertentissimo e cominciò ad avvolgersi nella suddetta zanzariera urlando di gioia e correndo per tutta la casa. Si placò solo dopo avermi strappato la solita promessa di gelati, gomme e porcherie varie. Ora Giuditta è grande e non mi ricatta più, anche se sono obbligato a grattarle la schiena per ore. Decisi di cambiare situazione all’interno della location e con un body e guanti di seta andammo sul ballatoio di questa tipica casa di ringhiera milanese, dove iniziai a scattare senza sosta sotto un arco, finché all’improvviso si aprirono le porte dell'ascensore e apparve dalle scale la mitica signora Breda, dell’interno cinque da poco di ritorno dal panettiere con la sua busta di michette, la vestaglia e le pantofole. A volte le situazioni devi prenderle al volo e fu così che convinsi la Breda a posare al fianco di questa cristona alta un metro e novanta, mezza nuda, gigantesca e bellissima. La foto che ne è scaturita mi ha portato molta fortuna e ha aperto la mia prima mostra in Giappone, è diventata poi la copertina di ben due libri ed è stata acquistata in tiratura limitata da più di un collezionista. Lo stesso è accaduto quando abbiamo deciso di rifare la foto iconica di Demi Moore, nuda e incinta, pubblicata da Vanity Fair America e scattata da Annie Leiboviz. Siamo stati secondi al mondo a scattare una foto così. Non è stato facile, non avevo assistenti per non creare alcun tipo di imbarazzo e dovetti ricostruire uno studio affittando un appartamento in Svizzera, montando e smontando tutto da solo. Se ne andò una bottiglia di Vodka e molti cartoni di latte che lei si versò addosso per fare alcuni scatti che, per ovvie ragioni, non ho mai pubblicato. È stata dura, e il tutto senza alcun utilizzo di Photoshop, così al naturale, una foto che mi ha dato molte soddisfazioni e che è stata copertina in dieci Paesi. Siamo stati criticati, censurati insultati in diverse lingue, ed ancora oggi gli algoritmi dei social fanno a gara per bannarla. Come godo!!

English version

I have photographed Brigitte Nielsen many times and i have a lot of memories of all these shoots. It is really nice to work with people with whom you have an almost total understanding and sharing of intentions, and Gitte is not the only one with whom I have this kind of relationship. Two shoots in particular have produced two iconic pictures of my career, the first one had as location my friend Gilda's attic in Milan, and it was quite chaotic. Gilda had left us the house free, as had happened so many times before, the dormer windows through which light enters give that house a really precious daylight effect, but she had forgotten that mid-morning her daughter Giuditta (whom I love as if she were my granddaughter), about 10 years old, would be back. The little girl, unaware, returning home with her satchel on her shoulders found, in the middle of her living room, Brigitte Nielsen completely naked and covered only by a mosquito net, the mosquito net of her bed, moreover. She was not so much surprised as she thought it was hilarious and began to wrap herself in the mosquito net, screaming with joy and running all over the house. She calmed down only after she had wrung from me the usual promise of ice-creams, gum and various junk food. Now Giuditta is grown up and no longer blackmails me, even though I am obliged to scratch her back for hours. I decided to change the situation inside the location and with a leotard and silk gloves we went to the balcony of this typical Milanese railing house, where I began to shoot non-stop under an arch, until suddenly the lift doors opened and the legendary Mrs Breda of the door number 5, appeared, who had just returned from the bakery with her bag of michettas, her dressing gown and slippers. Sometimes you have to take situations without a second's thought, and that's how i convinced Breda to pose alongside this six-foot-tall, half-naked, gigantic and beautiful cristona. The resulting photo brought me a lot of luck and opened my first exhibition in Japan, then became the cover of two books and was bought in limited edition by more than one collector. The same happened when we decided to remake the iconic photo of Demi Moore, naked and pregnant, published by Vanity Fair America and taken by Annie Leiboviz. We were second in the world to take a photo like that. It was not easy, I had no assistants so as not to cause any embarrassment and I had to rebuild a studio by renting a flat in Switzerland, setting up and taking down everything myself. We finished a bottle of Vodka and many cartons of milk that she poured over herself to take some shots that, for obvious reasons, I never published. It was tough, and all without any use of Photoshop, so au naturel, a photo that gave me a lot of satisfaction and that was covered in ten countries. We have been criticised, censored, insulted in several languages, and even today social network algorithms compete to ban us. How i enjoy!!!

Version española

He fotografiado a Brigitte Nielsen muchas veces y los recuerdos de todas estas sesiones de fotos son múltiples. Es realmente agradable trabajar con personas con las que tienes una comprensión y un intercambio de intenciones casi totales, y Gitte no es la única con la que tengo este tipo de relación. Dos rodajes en particular produjeron dos fotos icónicas de mi carrera, la primera fue la ubicación del ático de mi amiga Gilda en Milán, y fue bastante caótica. Gilda nos había dejado la casa libres, como tantas otras veces, las ventanas del techo por las que entra la luz dan a aquella casa un efecto diurno muy precioso, pero se había olvidado de que su hija Giuditta (a la que quiero como si fuera mi propia sobrina), de unos 10 años, volvería a media mañana. La pequeña, sin darse cuenta, al regresar con su bolso al hombro encontró, en medio de la sala de estar, a Brigitte Nielsen completamente desnuda y cubierta solo por una mosquitera, la mosquitera de su cama, además. La cosa no la sorprendió tanto pero le pareció muy graciosa y comenzó a envolverse en el mencionado mosquitero gritando de alegría y corriendo por toda la casa. Se calmó solo después de haber arrebatado la promesa habitual de helado, chicle y varios trastos. Ahora Giuditta es grande y ya no me chantajea, aunque tenga que rascarle la espalda durante horas.Decidí cambiar la situación dentro de la localización y con un leotardo y guantes de seda salimos al balcón de esta típica casa de barandilla milanesa, donde empecé a rodar sin parar bajo un arco, hasta que de repente se abrieron las puertas del ascensor y apareció la legendaria señora Breda, del interior cinco recién llegada de la panadería con su bolsa de michettas, su bata y sus pantuflas. A veces hay que tomarse las situaciones rápido y así convencí a Breda para que posara junto a esta cristona de un metro noventa, semidesnuda, gigantesca y hermosa. La foto resultante me trajo mucha suerte y abrió mi primera exposición en Japón, que luego se convirtió en la portada de dos libros y fue comprada en edición limitada por más de un coleccionista. Lo mismo sucedió cuando decidimos rehacer la icónica foto de Demi Moore, desnuda y embarazada, publicada por Vanity Fair America y tomada por Annie Leiboviz. Fuimos los segundos en el mundo en tomar una foto así. No fue fácil, no tuve ayudantes para no causar ninguna vergüenza y tuve que reconstruir un estudio alquilando un piso en Suiza, montando y desmontando todo yo mismo. Se fue una botella de vodka y muchos cartones de leche que se vertió para tomar unas fotos que, nunca he publicado. Fue difícil, y todo sin el uso de Photoshop, tan natural, una foto que me dio mucha satisfacción y publicado en la portada de revistas de 10 países. Nos han criticado, censurado, insultado en varios idiomas, y todavía los algoritmos de las redes sociales compiten por prohibirnos. ¡¡¡Cómo lo disfruto!!!

19 comentarios en “Brigitte Nielsen”

  1. La bella e la Breda, fantastica signora milanese in un contesto così unico come le case di ringhiera milanesi.
    Complimenti e uno scatto davvero originale ma dove trovo quell’altro di cui parli nel racconto? Una tua nuova ammiratrice ☺️

  2. Eleonora Agrati

    La foto l’avevo ben presente ma non sapevo chi l’avesse fatta.
    Complimenti davvero
    Stupenda!
    Anch’io una tua nuova ammiratrice
    Eleonora

  3. Adoro le foto di Alessandro D’urso!
    Ritratti unici, sapientemente colti con grande sensibilità.
    Bravo, scatto geniale!

Deja un comentario

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *

Carrito de compra
error: Content is protected !!
Scroll al inicio